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Ottavario dell’Addolorata a Comiso: una conferenza su Armida Barelli

Ragusa Oggi Icona orologio quasi 2 anni fa
Ottavario dell’Addolorata a Comiso: una conferenza su Armida Barelli

E’ continuata anche ieri, con l’ultima giornata dell’Ottavario, la festa di Maria Santissima Addolorata che, a Comiso, costituisce da sempre un momento caratterizzato da grande devozione da parte dei fedeli. Ieri, a tenere la celebrazione eucaristica, è stato il vicario generale della diocesi, il sacerdote Roberto Asta. Ma non solo.

Altri due momenti speciali si erano già tenuti venerdì e sabato scorso. Nel primo caso, c’era stata la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta; nel secondo, l’inaugurazione della mostra su Armida Barelli e una conferenza che la riguardava sul tema “Una donna oltre il suo tempo” tenuta da Emanuela Gitto, vicepresidente nazionale del settore Giovani di azione cattolica. L’incontro è stato organizzato dall’Azione cattolica diocesana e parrocchiale.

Chi era Armida Barelli? Non si sentiva chiamata al matrimonio né alla consacrazione religiosa, pur interrogandosi sul volere di Dio su di lei: nel 1909 si consacrò a Dio in forma privata. L’incontro, col padre francescano Agostino Gemelli, nel 1910, le aprì vie nuove di apostolato al di là della beneficenza verso carcerati e orfani. Nel 1918 ricevette l’incarico d’iniziare la Gioventù Femminile di Azione Cattolica prima a Milano e poi a livello nazionale, della quale fu nominata prima presidente.

Affiancò padre Gemelli in tutte le sue realizzazioni, prima fra tutte l’Università Cattolica del Sacro Cuore, inaugurata il 7 dicembre 1921. Con lui fu fondatrice dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo, nel quale, il 19 novembre 1919 e insieme ad alcune compagne, si consacrò ufficialmente. Nel 1927 venne invece fondata l’Opera della Regalità, per l’educazione del popolo alla preghiera liturgica. Percorse più volte l’Italia, animata dal solo desiderio di estendere il Regno di Cristo nelle anime e nella società. Colpita da paralisi bulbare, offrì le sue sofferenze per l’apertura della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica a Roma. Morì il 15 agosto 1952 nella villa di famiglia a Marzio, in provincia di Varese e diocesi di Como.

È stata beatificata il 30 aprile 2022, nella cattedrale di Santa Maria Nascente a Milano. I resti mortali di colei che fu nota come la “Sorella maggiore” della Gioventù Femminile di Azione Cattolica riposano dall’8 marzo 1953 nella cripta della cappella principale dell’Università Cattolica a Milano. La sua memoria liturgica è invece stata fissata al 19 novembre, giorno anniversario della sua consacrazione tra le Missionarie della Regalità. Momenti molto emozionanti e significativi, dunque, quelli tenutisi sotto il segno dell’Addolorata il cui simulacro è tornato a riabbracciare i fedeli a distanza di due anni, a causa del blocco delle processioni religiose per la pandemia.

Le iniziative in onore dell’Addolorata, però, non sono finite. Infatti, domenica 29 maggio, alle 9, alle 11 e alle 19 si terrà la celebrazione eucaristica. Inoltre, alla fine della celebrazione delle 19 ci sarà la premiazione della terza edizione del contest “Maggio…colorinfesta”. Al termine della celebrazione, il venerato simulacro della Vergine Addolorata, portato processionalmente lungo le navate della chiesa, sarà riposto nella propria cappella.

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