Autostrada fantasma, cancellati 350 milioni per il tratto Modica–Scicli, la CGIL in trincea. VIDEO
La CGIL collega il definanziamento del lotto Modica–Scicli al destino dell’aeroporto di Comiso, che senza una viabilità moderna non potrà intercettare flussi di passeggeri.

Autostrada fantasma, cancellati 350 milioni per il tratto Modica–Scicli, la CGIL in trincea. VIDEO
Un sit-in simbolico per denunciare l’ennesimo schiaffo al territorio ibleo. Questa mattina, il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giuseppe Roccuzzo, si è recato personalmente all’imbocco dell’autostrada Siracusa-Gela, nei pressi dello svincolo di Modica, per accendere i riflettori su un fatto gravissimo: il definanziamento del tratto autostradale Modica–Scicli, previsto come lotto 9 dell’opera.
Un’azione forte, che arriva dopo un diniego altrettanto forte: il CAS – Consorzio Autostrade Siciliane, ha infatti negato l’autorizzazione a tenere un presidio di protesta al casello di Modica. “Ci è stato impedito di manifestare. Perché? È un diritto garantito dalla Costituzione – tuona Roccuzzo –. E proprio per questo, oggi siamo qui a ribadire che abbiamo non solo il diritto, ma il dovere di indignarci.”
Secondo quanto riferito dalla CGIL, i 350 milioni di euro che erano già stati stanziati per il lotto sono spariti dai radar istituzionali, mentre la cifra necessaria per completare l’opera sarebbe ora lievitata a 640 milioni. Un vuoto pesante, che rischia di vanificare anni di progettazione, con le autorizzazioni ambientali in scadenza e i vincoli di esproprio sul filo del rasoio.
“È inaccettabile – prosegue il segretario – che il completamento dell’autostrada resti bloccato per inerzie politiche e giochi di palazzo. A pagarne il prezzo è sempre la provincia di Ragusa, ancora una volta trattata come terra di serie B. Siamo stanchi di promesse mai mantenute”.
La CGIL collega direttamente il definanziamento del lotto Modica–Scicli al destino dell’aeroporto di Comiso, oggi alle prese con gravi difficoltà operative. Senza una viabilità moderna, afferma il sindacato, lo scalo non potrà mai intercettare flussi di passeggeri da altre province, né raggiungere una sostenibilità economica credibile.
“Niente accuse, ma basta scuse”
“Non stiamo cercando capri espiatori – conclude Roccuzzo –. Ma pretendiamo risposte concrete. Regione e Ministero si siedano subito a un tavolo e trovino le risorse. Ogni giorno che passa ci porta più lontani dallo sviluppo, e più vicini all’isolamento.”
La CGIL annuncia nuove mobilitazioni nelle prossime settimane: la battaglia per il diritto alla mobilità, allo sviluppo e alla giustizia territoriale è appena cominciata.
Il grido d’allarme lanciato anche dalla CNA
Il grido d’allarme è stato lanciato anche dalla CNA territoriale di Ragusa che, con parole chiare e un’accusa diretta, denuncia l’ennesimo colpo inferto al futuro infrastrutturale del Sud Est siciliano. Il progetto esecutivo del lotto autostradale Modica-Scicli, completo di autorizzazioni e vincoli, rischia di svanire nel nulla dopo il misterioso definanziamento di ben 350 milioni di euro, cancellati senza spiegazioni ufficiali. Oggi, per completarlo, ne servirebbero 640 milioni. Ma nessuno sa dove trovarli.
«Abbiamo sollevato il problema da mesi, proposto soluzioni, chiesto un confronto costruttivo – dichiarano il presidente territoriale Giampaolo Roccuzzo e il segretario Carmelo Caccamo –. Ma dalla politica arrivano solo silenzi. Il tempo stringe, e il nostro territorio rischia di essere, ancora una volta, abbandonato.»
Un’autostrada spezzata, un territorio dimenticato
La Siracusa-Gela è da anni simbolo delle grandi incompiute italiane. I tratti completati hanno dimostrato di essere catalizzatori di sviluppo economico e turistico. Ma l’assenza del lotto Modica-Scicli spezza la continuità dell’infrastruttura e isola la provincia di Ragusa, pregiudicando anche le sorti dello scalo aeroportuale di Comiso, penalizzato da collegamenti inefficienti.
«È inaccettabile che si ignorino i rischi legati alla scadenza delle autorizzazioni ambientali e degli espropri. Abbiamo già perso tempo e denaro. Ora rischiamo di perdere anche l’intera progettazione», incalzano i vertici CNA.
Appello alla politica: “Servono scelte coraggiose”
La CNA chiede con forza un’interlocuzione autorevole con il Ministero delle Infrastrutture e con la Regione Sicilia, e un fronte compatto tra rappresentanze economiche e istituzionali: «Non possiamo più accettare risposte vaghe dai ‘piani superiori’. Chiediamo concretezza, fondi e cantieri. Subito.»
Il ricordo di quanto fatto per sbloccare il lotto Rosolini-Ispica è ancora vivo. Allora, fu possibile grazie alla sinergia tra comitati, associazioni e politica regionale. «Oggi serve uno scatto d’orgoglio – concludono Roccuzzo e Caccamo –. La provincia iblea merita di più. Merita rispetto, investimenti, futuro.»