Come far chiudere un aeroporto: la lezione di Comiso

Far scappare la più forte compagnia aerea in Europa? Fatto! Affidarsi, al suo posto, a una delle più
inaffidabili? Fatto! Far atterrare gli aerei altrove, quando Fontanarossa è chiusa per avverse condizioni
meteo o perché l’Etna è in eruzione, nonostante lo scalo sia stato aperto proprio per essere da supporto? Fatto! Annunciare con periodicità la parziale rimodulazione a struttura per aerei cargo e non farne nulla? Fatto! Bandire gare su precedenti e nuove rotte alla vigilia della maggiore stagione turistica e non
saperne poi nulla? Fatto! Tanto, ormai, si va e ritorna da Catania.
Se fosse la trama di una fiction, quella sull’aeroporto di Comiso risulterebbe persino noiosa: un insieme di errori e di sadismo allo stato puro, durante il quale ogni tanto s’intravede qualcosa di positivo che però evapora subito dopo. Senza speranza. E gli errori, beninteso, sono frutto di un’incapacità cronica o di un deliberato accanimento contro la struttura che avrebbe dovuto far decollare – mai verbo fu più consono – il turismo e l’economia del sud est siciliano e che, invece, è rimasta a terra. Nessuna via di mezzo: incapacità o malvagica volontà. Ci sono manager pubblici e privati che dovrebbero arrossire per quello che hanno fatto o non sono riusciti a fare. Ci sono politici che hanno difeso le scelte dei manager e che, di
conseguenza, dovrebbero ritirarsi a vita privata e invece sono lì, eccome se sono sempre lì, pronti a giustificare, a smorzare. Vergogna!
Ma non è tutto. Altri due fattori giocano sul triste futuro del “Pio La Torre”. Mesi fa, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dichiarato idonea una zona nella piana di Licata per ospitare la costruzione dell’aeroporto civile di Agrigento. E’ ancora l’inizio di un lungo iter, ma da qui a cinque anni potrebbe aprire un altro scalo distante soltanto 70 chilometri da Comiso. Poi c’è la nuova autostrada Ragusa-Catania. Sarà pronta entro fine decennio, assicurano. In meno di un’ora potremo andare a Fontanarossa. L’aeroporto di Comiso nelle attuali condizioni? E chi lo ricorderà più?
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