Due pini secolari abbattuti a Comiso: ecco perché. Ma l'opposizione protesta

Due pini secolari abbattuti in via Canonico Flaccavento a Comiso. Si tratta di due pini che si trovavano nel cortile-giardino dell’ex Oratorio di San Filippo Neri, dove per alcuni decenni aveva sede la biblioteca comunale, il cui iniziatore fu proprio il canonico Biagio Flaccavento, meglio noto con lo pseudonimo di Fulvio Stanganelli, primo storico di Comiso.
Gli alberi sono statui tagliati alla base, dopo un intervento che ha eliminato, con l’aiuto di un cestello elevatore, le parti alte del fuso e delle fronde.
Il taglio dei due alberi “storici” segue, di qualche mese, quello dei due ficus situati nel piccolo sagrato dell’ex Chiesa del Gesù, annessa all’ex Oratorio di San Filippo Neri, entrambi fondati nel XVII secolo dal sacerdote e predicatore Pietro Palazzo.
Entrambi gli interventi sono stati fortemente criticati dai consiglieri di opposizione-. E,mblematica la frase utilizzata dal capogruppo della Lista Spiga, Gaetano Gaglio, che prende a prestito la celebre favola del film “Il Re Leone” per scrivere: ““Ogni mattina a Comiso, come sorge il sole, un albero del Centro Storico si sveglia e sa che dovrà correre più della Giunta o verrà abbattuto. Purtroppo non ha le gambe per farlo..”.
Critiche molto dure anche da parte dei consiglieri Salvo Liuzzo, Gigi Bellassai, Gaetano Scollo.
Dal comune fanno sapere che il taglio dei due pini era necessario e che è stato concordato con la Sovrintendenza che ha effettuato un sopralluogo. I due pini, nel tempo, erano cresciuti a dismisura fino a superare – e di molto – il tetto della vicina ex chiesa del Gesù. Inoltre l’impianto radicale minacciava le fondamenta dell’edificio secentesco, tutelato come bene monumentale dalla Sovrintendenza. Le radici erano a un livello superficiale, anzi fuoriuscivano dal terreno fino a formare una vera montagnola attorno al tronco. Vi erano anche evidenti rischi per la tenuta del tronco e – di conseguenza – anche per l’incolumità.
L’intervento è stato effettuato nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana realizzato con i fondi del Pnnr e che ha previsto tra l’altro il rifacimento in pietra d Comiso di alcune vie del centro storico. Al posto dei pinti, nel cortile dell’ex biblioteca, che oggi ospita l’ufficio Protezione civili ed altrti uffici, verranno piantati altri alberi più adatti.
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