L’ultimo saluto a Carlotta Puccia, 2 anni. Don Enzo Barrano: “La Parola di Dio infrange il silenzio di questo non-senso”
Carlotta Puccia, di Comiso, è morta in un incidente stradale e la comunità le ha dato l'ultimo saluto.

L’ultimo saluto a Carlotta Puccia, 2 anni. Don Enzo Barrano: “La Parola di Dio infrange il silenzio di questo non-senso”
L’ultimo saluto a Carlotta Puccia, la bimba di due anni morta nell’incidente stradale del 10 agosto scorso lungo la statale 514 Ragusa – Catania. La piccola viaggiava insieme ai genitori nell’auto, una lancia Musa, che si è scontrata con un minivan.
Ad accompagnare Carlotta nel suo ultimo viaggio non erano i genitori ancora ricoverati in condizioni critiche negli ospedali di Caltagirone e Catania.
La cerimonia e la partecipazione della comunità
La bara bianca di Carlotta è uscita stamattina dall’abitazione di Via Caravaggio per dirigersi verso la chiesa del sacro Cuore. Il rito funebre è stato officiato da don Enzo Barrano, che è stato parroco del Sacro Cuore fino a qualche anno fa e dall’attuale parroco, don Salvatore Conti. Erano presenti anche il sindaco, Maria Rita Schembari, il vicesindaco, Giuseppe Alfano e la presidente del consiglio comunale, Manuela Pepi. C’erano anche le suore del Sacro Cuore e alcune insegnanti della scuola dell’infanzia collegata all’istituto. Carlotta infatti frequentava quella scuola. La madre lavorava in un panificio poco distante.
Le parole dei parroci e il messaggio di speranza
“Di fronte a un dolore così grande non si può che rimanere in silenzio – ha detto nell’omelia don Enzo Barrano – Nella storia dell’umanità ci sono tanti “non sensi” , come quella dei tanti bambini di Gaza che sono morti e muoiono per colpa degli adulti. Solo la parola di Dio può infrangere questo “silenzio” perché Cristo ci ha liberato dalla morte e ci ha donato la speranza. La speranza ci fa andare oltre questo “non senso”. La speranza ci dà la forza per affrontare questo dolore così forte”. Poi ha aggiunto: “Se pensiamo che la piccola Carlotta sia dentro questo bara possiamo anche uscire da questa chiesa. In questo dolore così forte, noi abbiamo la certezza che Carlotta è già in Paradiso. E da lì ci aiuterà e pregherà per noi”.
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