"A jittara re nuciddi" a Comiso, l'antica tradizione del lancio delle noccioline per la festa di Santa Lucia

Il nome è emblematico “A jitatta re nuciddi”. Torna a Comiso una simpatica tradizione. Ogni anno, il 12 dicembre, giorno della vigilia della festa di santa Lucia, dalle finestre della canonica della Chiesa di Santa Maria delle Stelle, vengono lanciate delle noccioline (in siciliano: “nuciddi”). Sulla strada sottostante, la via San Biagio che viene appositamente chiusa al traffico, centinaia di bambini attendono il lancio pronti a raccogliere il maggior numero possibile di noccioline. Per questo, vengono predisposti degli ombrelli riversi all’insù, che permettono di raccogliere un gran numero di noccioline. Le altre vengono raccolte sull’asfalto. Adulti e bambini vengono riuniti da un’antica usanza che accomuna grandi e piccini e che permette qualche momento di relax e di sano divertimento.
L’appuntamento è alle 14,30. L’antica usanza pare sia dovuta a un antico lascito da parte di una famiglia abbiente che per ringraziare dell’avvenuta guarigione di una malattia degli occhi, istituì un fondo per lanciare ogni anno le noccioline. Questo frutto infatti, per la sua caratteristica, simboleggia in qualche modo gli “occhi di santa Lucia”. Come si sa, la vergine martire siracusana, venne sottoposta a un particolare supplizio, poiché le vennero tolti gli occhi. Per questo, Lucia è la protettrice degli occhi.
Il culto di Santa Lucia, diffuso in tutta la Sicilia, è particolarmente sentito a Comiso. La processione in programma nel pomeriggio di domani 13 dicembre, pur se molto semplice e celebrata in tono minore, è sempre molto partecipata, segno di una particolare devozione che resiste negli anni.
Nella chiesa di Santa Maria delle Stelle (Chiesa Madre) è custodito un antichissimo simulacro, di recente restaurato e riportato alla sua antica bellezza. Si tratta di un manufatto pregevole e molto apprezzato da un punto di vista artistico.
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