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Aeroporto di Comiso, il tempo è scaduto: Roccuzzo: “Servono azioni concrete, non spartizioni politiche”

12 luglio 2025 alle ore 08:49
Cosa c'entra Comiso

L'articolo tratta del malcontento per l'inerzia della SAC riguardo al rilancio dell'aeroporto di Comiso, nonostante lo stanziamento di risorse regionali.

Aeroporto di Comiso, il tempo è scaduto: Roccuzzo: “Servono azioni concrete, non spartizioni politiche”

Aeroporto di Comiso, il tempo è scaduto: Roccuzzo: “Servono azioni concrete, non spartizioni politiche”

L’aeroporto di Comiso torna al centro del dibattito politico e istituzionale, ma non per buone notizie. Dopo l’ennesimo Consiglio Comunale aperto – che ha visto la partecipazione di rappresentanti locali, sindacati e stakeholder – cresce il malcontento per l’inerzia della SAC, società di gestione aeroportuale, e per l’assenza di azioni concrete a favore del rilancio del Pio La Torre. Il documento diffuso in queste ore Segretario provinciale Cgil Ragusa, Giuseppe Roccuzzo, non lascia spazio a interpretazioni: la misura è colma.

Risorse stanziate, risultati assenti

Lo scorso novembre, alla presenza dei vertici della SAC, era stato istituito un tavolo tecnico con istituzioni, imprese e sindacati, allo scopo di rilanciare uno scalo che rappresenta un’infrastruttura strategica per il futuro socio-economico e turistico del territorio ibleo e non solo. Da quell’incontro era scaturita una richiesta precisa alla Regione Siciliana: un contributo strutturale. Richiesta accolta, con uno stanziamento di 3 milioni di euro l’anno per tre anni.

Ma nonostante le risorse regionali, il bando della Camera di Commercio e l’impegno del Libero Consorzio Comunale di Ragusa per attrarre nuovi vettori, nulla si è mosso. Nessun nuovo volo, nessuna nuova strategia. Solo un silenzio assordante da parte di SAC, che a novembre aveva promesso di fare la sua parte se fossero arrivate nuove risorse. Le risorse sono arrivate. L’impegno no.

La paralisi della Camera di Commercio e la “spartizione” dei vertici SAC

A pesare è anche la situazione di stallo in cui versa la Camera di Commercio, socio di maggioranza della SAC. Il mancato rinnovo dei suoi organismi democratici, denunciano gli autori del documento, sta bloccando ogni decisione strategica. “Le parti sociali – si legge nella nota – dovrebbero essere legittimate alla nomina dei nuovi vertici SAC, ma la scelta del Presidente della Regione di privilegiare logiche di spartizione politica non aiuta”.

Il rischio concreto è che i 3 milioni annui destinati a Comiso servano solo a tamponare le perdite, anziché costruire le condizioni per un reale rilancio del Pio La Torre.

Una nuova gestione: l’ipotesi prende corpo

Lo scorso maggio, al Libero Consorzio Comunale, era stata avanzata una proposta radicale: valutare nuove forme di gestione per l’aeroporto, fino a ipotizzare il subentro diretto della Regione, magari tramite una delle società che gestiscono gli scali minori siciliani. Allora la proposta fu liquidata da qualcuno come una “provocazione”. Ma oggi, a distanza di poche settimane, quella visione non è più isolata, anzi: inizia a raccogliere consensi trasversali tra istituzioni e parti sociali. “Occorre – si legge nel documento – che tutte le forze si uniscano per consolidare questa proposta e consegnarla nelle mani del Presidente della Regione. Solo così si potrà offrire al territorio una vera possibilità di sviluppo“, dichiara Roccuzzo.

Un appello accorato: basta promesse, servono decisioni

L’appello finale è chiaro: il territorio ha fatto la sua parte, ora tocca alla politica regionale rispondere. Non con nomine, ma con scelte strategiche, capaci di restituire centralità a uno scalo fondamentale per i flussi turistici e per il futuro economico della provincia di Ragusa.