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Aeroporto di Comiso, si continua a perdere tempo tra promesse mancate! Sindacati e imprese protestano: “Ci hanno dato Roma e Milano: dobbiamo pure dire grazie?”

3 agosto 2025 alle ore 14:28
Cosa c'entra Comiso

L'articolo evidenzia che l'aeroporto di Comiso, nonostante i voli per Roma e Milano, rimane bloccato in un limbo di attese e ritardi.

Aeroporto di Comiso, si continua a perdere tempo tra promesse mancate! Sindacati e imprese protestano: “Ci hanno dato Roma e Milano: dobbiamo pure dire grazie?”

Qualche volo per Roma e Milano non basta a far decollare un aeroporto. Soprattutto quando si parla dello scalo di Comiso, una delle infrastrutture più strategiche del Sud Est siciliano, ancora oggi bloccata in un limbo di attese, ritardi, occasioni perse e – cosa peggiore – silenzi assordanti da parte di chi dovrebbe prendere decisioni.

Lo sanno bene le associazioni datoriali e sindacali della provincia di Ragusa (Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop Sicilia, Sicindustria), che ieri mattina hanno scritto una nota ufficiale alla presidente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Maria Rita Schembari, per manifestare la loro “profonda preoccupazione” sullo stallo che continua a paralizzare lo scalo degli Iblei.

Dopo il tavolo tecnico del 14 luglio scorso, due gli obiettivi chiari e condivisi da tutti i presenti: un confronto con il CdA della SAC (la società che gestisce anche l’aeroporto di Catania) e l’avvio di un’interlocuzione seria con Ryanair, la compagnia che – nonostante il suo potenziale – continua a considerare Comiso poco più che un satellite di serie B. Entrambe le cose non sono accadute. E il tempo, intanto, scorre.

“A oggi – si legge nella nota – si rileva che tali impegni non hanno ancora avuto concreto seguito. In considerazione del tempo ormai ristretto a disposizione, si sottolinea il rischio che ulteriori ritardi possano compromettere in modo irreversibile la programmazione della stagione estiva 2026”.

Una frase che suona come un allarme, ma che ha il sapore amaro di un déjà vu. Perché ogni anno, puntualmente, si parla del “rilancio dell’aeroporto”. E ogni anno, puntualmente, si arriva a un nulla di fatto, tra rimpalli istituzionali, tavoli senza esito, e qualche volo inserito all’ultimo minuto per salvare la faccia.

Ma non si può costruire uno sviluppo territoriale con qualche volo spot per Roma e Milano. Serve una visione, una strategia, una volontà politica vera. Serve una gestione che creda davvero nello scalo, nelle sue potenzialità turistiche, produttive, commerciali.

Le associazioni chiedono la riconvocazione urgente del tavolo tecnico e sollecitano una linea d’azione condivisa e soprattutto concreta. Perché il territorio non può più permettersi di restare isolato o dipendere da scelte che si prendono altrove, con altri interessi e altre priorità.

“Siamo certi – conclude la nota – che la presidente Schembari saprà accogliere con la dovuta attenzione questo appello, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo del nostro aeroporto rappresentano una priorità improrogabile e che le decisioni attese non ammettono ulteriori rinvii”.
Con la ripresa dei voli per Roma e Milano, che si aggiungono a quelli per Barcellona, Tirana e Lille, lo scalo di Comiso fa registrare un piccolo – timido – segnale di ripresa. Non è molto, ma non ci sono più giorni senza voli.

Intanto è in pubblicazione un nuovo bando del Libero Consorzio di Ragusa, con scadenza al 9 settembre, che prevede l’inizio voli dalla Summer 2026. Sono state individuate quattro aree geografiche individuate: Piemonte – Liguria; Toscana-Emilia Romagna; Friuli, Veneto, Trentino Alto Adige; Campania e Puglia. Ricordiamo che Lombardia e Lazio sono garantite dai voli in continuità territoriale. Viene prevista una premialità di 2 punti al mese se si anticipano i voli alla Winter 2025-2026.

Anche la Camera di Commercio si Catania sta per pubblicare un nuovo bando per nuovi incentivi con le somme rimaste rispetto a quelle assegnate con il bando di giugno, che porterà tra qualche mese voli da Lille, in Francia, Tirana, in Albania, Basilea, in Svizzera e Katowice, in Polonia.

Timidi segnali che si concretizzeranno però solo tra qualche mese.

Il problema, però, è che i rinvii sono stati fin troppi. E ora non resta che sperare che questa lettera sia l’ultima sveglia prima dell’ennesima estate senza decolli. Ha collaborato Francesca Cabibbo