Variante alla SS115, il Tar ferma ancora tutto: “Iter da rifare”. Bloccato lo svincolo Comiso Ovest
Il Tar Catania ha bloccato lo svincolo Comiso Ovest della variante alla statale 115, accogliendo il ricorso di una famiglia contro alcuni atti del comune di Comiso e dell'Anas.

Sulla variante alla statale 115 svincolo Comiso Ovest, iter da rifare. O perlomeno una parte. Una nuova sentenza del Tar Catania dà ancora ragione alla famiglia Gurrieri-Tognon che aveva impugnato alcuni atti del comune di Comiso e dell’Anas. Il caso riguarda le procedure espropriative di alcuni terreni della famiglia in questione; si tratta di un progetto che è stato avviato circa trent’anni fa, con pause talmente lunghe da fare scadere i vincoli espropriativi e una serie di atti che secondo i legali della famiglia (lo studio legale Scuderi Motta di Catania per la parte amministrativa e l’avvocato Santino Garufi, per la parte penale) risultano illegittimi. Nell’ultimo pronunciamento – pubblicato il 31 luglio – il Tar sostiene che da parte del comune di Comiso non è stato salvaguardato il diritto di partecipazione degli intestatari del terreno su cui si sono avviate (per la terza volta) le procedure espropriative; non sono stati rispettati i dettami di una precedente sentenza del Tar che aveva imposto un nuovo studio e altri approfondimenti con una nuova istruttoria urbanistica motivata sui terreni in questione che ne contemperi le esigenze anche dei privati.
Sugli atti prodotti dall’Anas, il Tar ravvisa vizi di legittimità. L’Anas avrebbe dovuto aggiornare in modo approfondito le verifiche di ottemperanza del progetto alle prescrizioni di Valutazione di impatto ambientale ed approfondire motivandolo, il reale e attuale interesse pubblico dell’opera (dal momento che sono passati 30 anni) oltre a confermare puntualmente la validità degli atti compiuti fino ad oggi. Il risultato è che il Tar condanna Anas e comune di Comiso al pagamento delle spese di giudizio; le due amministrazione dovranno riattivare “il procedimento amministrativo, garantendo alla parte ricorrente una partecipazione effettiva e sostanziale. Ciò dovrà avvenire mediante lo svolgimento di una nuova e congrua attività istruttoria, nonché con l’adozione di provvedimenti adeguatamente motivati”.
Intanto, è ancora pendente un procedimento penale: a gennaio del 2024 nei terreni della famiglia Gurrieri Tognon “salvati” dal pronunciamento precedente del Tar, erano comparsi 15 picchetti, segno di avvio dei lavori. Era partita una querela nei confronti dell’Anas: la famiglia sostiene che nessuno – proprio in virtù della precedente sentenza del Tar – era autorizzato ad entrare nei terreni in questione sui quali l’Anas invece avrebbe agito attraverso i suoi tecnici incaricati. L’udienza deve essere fissata. Intanto lo svincolo è bloccato.
Fonte: Agi