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Aeroporto di Comiso: solo Aeroitalia sceglie la continuità territoriale. I voli dal primo novembre

21 luglio 2025 alle ore 08:55
Cosa c'entra Comiso

Aeroitalia aveva già abbandonato Comiso a maggio 2025 lasciando il territorio senza collegamenti aerei con Roma e Milano, ma dal 25 luglio tornerà a volare da Comiso per tre mesi fino all’avvio della continuità territoriale.

Aeroporto di Comiso: solo Aeroitalia sceglie la continuità territoriale. I voli dal primo novembre

Una sola compagnia aerea ha partecipato al bando per la continuità territoriale. Solo Aeroitalia ha presentato la richiesta per poter svolgere, a partire dal prossimo primo novembre, il servizio di collegamento aereo del “Pio la Torre” con Roma e Milano.

Al bando pubblicato dall’Enac ha partecipato solo la compagnia aerea che attualmente gestisce il servizio di trasporto aereo in continuità territoriale sulle rotte Alghero-Roma Fiumicino, Olbia-Roma Fiumicino e Olbia-Milano Linate e viceversa.

Alla Sardegna, dunque, si aggiungerebbe la Sicilia se – come sembra – la compagnia aerea romana dovesse riuscire – come unica partecipante al bando – ad assicurarsi il servizio.

Aeroitalia e l’aeroporto di Comiso

La notizia ha suscitato più di un interrogativo nel territorio. Aeroitalia aveva già abbandonato Comiso a maggio 2025 lasciando il territorio senza collegamenti aerei con Roma e Milano. Più volte aveva minacciato di sospendere il servizio e alla fine lo ha fatto. Nell’ultimo periodo del suo servizio la compagnia aveva accumulato ritardi e cancellazioni dei voli. Dal 25 luglio tornerà a volare da Comiso per tre mesi fino all’avvio della continuità territoriale, con gli incentivi messi a disposizione dalla provincia. Garantirà tre collegamenti settimanali per Roma e Milano. Gli incentivi però arriveranno solo se il servizio sarà garantito e se ci saranno disservizi la compagnia non avrà alcun contributo economico.

Il bando per la continuità territoriale ha fatto comprendere, ancora una volta, come l’aeroporto Pio la Torre non sia appetibile. C’è quindi un gap strutturale che grava sullo scalo comisano che, come tutti i piccoli aeroporti in Italia, soffre per la poca appetibilità. Si aspettava una partecipazione di Volotea, e di Ita ma non c’è stata. Ita aveva già declinato da tempo l’invito, asserendo che il contributo dello Stato non sarebbe bastato a coprire le perdite.

La storia dei prossimi mesi ci dirà se Aeroitalia, a partire dal prossimo 25 luglio ormai imminente, sia in grado di invertire la rotta e di garantire un servizio di trasporto aereo efficiente e senza i disservizi del recente passato. Ce lo dirà la storia delle prossime settimane. Saremo osservatori attenti di ciò che accadrà, pronti a raccontarvi sia le notizie positive che quelle purtroppo negative.

Intanto, continua il lavoro del Libero Consorzio per cercare di rilanciare l’aeroporto. Dopo l’accordo raggiunto con Aeroitalia per garantire le rotte su Roma e Milano per tre mesi, la presidente Maria Rita Schembari ha scritto a Ryanair chiedendo di avviare un confronto in vista di un possibile ritorno dei collegamenti aerei gestiti dalla compagnia low cost irlandese. È questo il mandato ricevuto dalla presidente dopo la riunione del tavolo tecnico sull’aeroporto con la presenza dei parlamentari, dei sindaci, delle associazioni di categoria che si è svolto lunedì scorso nella sede del Libero Consorzio. È uno dei passi che il territorio è chiamato a fare per supportare il lavoro del Commerciale di Sac che finora non ha dato gli esiti sperati. Intanto, si registra un dato positivo: il territorio comincia a muoversi all’unisono, si parte dal dialogo e dal lavoro condiviso per cercare di centrare degli obiettivi. Un metodo che speriamo possa servire non solo per l’aeroporto, ma per tutte le realtà economiche del territorio ibleo. Questa sinergia dovrà vedere l’apporto e il contributo anche delle categorie produttive. L’aeroporto di Comiso potrà quindi essere, in qualche modo, una cartina di tornasole di ciò che questa provincia e questo territorio può dire e può fare.