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San Biagio a Comiso, continuano i solenni festeggiamenti - Quotidiano di Ragusa

7 luglio 2025 alle ore 04:35
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Continuano le celebrazioni in preparazione dei festeggiamenti per il patrono di Comiso.

San Biagio a Comiso, continuano i solenni festeggiamenti - Quotidiano di Ragusa

Comiso – Continuano le giornate celebrative in preparazione ai solenni festeggiamenti in onore del patrono di Comiso. Le sante messe sono presiedute dal sacerdote Fabio Stracquadaini, rettore della chiesa di San Biagio. La festa esterna è in programma domenica 13 luglio. Tra i momenti più significativi quello della solenne uscita programmata alle 18 con lo scenografico lancio di volantini. Ieri sera, intanto, si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da don Salvatore Conti e animata dalla comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù. Domani, invece, domenica 6 luglio, sono previste alle 9 e alle 11 le sante messe, alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina a San Biagio e, alle 19, la celebrazione eucaristica.

Da lunedì al via i vari momenti in cui si alternano le comunità parrocchiali cittadine. Si comincia, sempre alle 19, con la celebrazione eucaristica presieduta da fra’ Daniel Moraru ofm conventuale e animata dalla comunità del santuario di San Francesco all’Immacolata. Martedì, invece, sempre alle 19, sarà la volta della santa messa presieduta da don Biagio Aprile e animata dalla comunità parrocchiale Maria Santissima Annunziata. L’azione mediatica della festa è sostenuta da Gali group trasporti e logistica di Ispica che punta, in particolare, sull’aspetto identitario delle celebrazioni casmenee. Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio.

Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Culto che ha trovato terreno molto fertile anche a Comiso. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo.