San Giovanni a Vittoria: tra festa solenne e tradizione familiare
L'uscita del Simulacro di San Giovanni Battista è stata accompagnata dal ritmo cadenzato dei Tamburi imperiali di Comiso.

Dopo l’intensa giornata di ieri dedicata alla Festa Esterna di San Giovanni Battista, patrono della città, oggi Vittoria si raccoglie in un clima più intimo e familiare per celebrare il tradizionale “Lunedì di San Giovanni”. Una giornata che, pur non avendo un programma liturgico o civile ufficiale, conserva un forte valore simbolico e identitario per i vittoriesi.
A differenza di altre ricorrenze estive, il lunedì post-festa patronale non è semplicemente destinato alle gite fuori porta, alle spiagge affollate o agli eventi mondani, ma è soprattutto una giornata di “ritiro”, di convivialità domestica, in cui le famiglie si ritrovano attorno alla tavola o in piccoli momenti di condivisione con amici e vicini. Una tradizione silenziosa ma fortemente radicata, che sopravvive al tempo e al mutare delle abitudini.
Ieri, la città ha vissuto una delle sue giornate più attese e partecipate dell’anno. Sin dal mattino, il suono delle campane a distesa e lo scoppio dei mortaretti hanno dato il via a una giornata densa di appuntamenti religiosi e culturali. Le celebrazioni eucaristiche hanno richiamato centinaia di fedeli. La presenza della Corale della Basilica ha reso la liturgia serale particolarmente solenne.
Tra i momenti più emozionanti, l’uscita trionfale del Simulacro di San Giovanni Battista, preceduta dalla suggestiva vestizione con le insegne patronali e accompagnata dal ritmo cadenzato dei Tamburi imperiali di Comiso. La lunga e partecipata processione si è snodata per le vie del centro cittadino in un’atmosfera carica di fede, memoria e devozione popolare.
La giornata si è conclusa con la consueta Celebrazione Eucaristica notturna e, alle 00.30, con l’attesissimo spettacolo pirotecnico “‘u Iuocu i Focu” che ha illuminato il cielo in contrada Giardinazzo.
Oggi, invece, la città rallenta, lasciandosi alle spalle l’euforia del giorno precedente per riscoprire i valori semplici del vivere insieme. È una sorta di “giorno del dopo, che fa da cerniera tra la festa esteriore e il rinnovamento spirituale”.
Il Lunedì di San Giovanni rappresenta così una forma di “festa interiore”, meno visibile ma altrettanto sentita, che continua a dare forma a un’identità collettiva fondata sulla fede, la famiglia e la comunità.
Di seguito il video dell’uscita: