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San Giovanni a Vittoria: tra festa solenne e tradizione familiare

7 luglio 2025 alle ore 09:09
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L'uscita del Simulacro di San Giovanni Battista è stata accompagnata dal ritmo cadenzato dei Tamburi imperiali di Comiso.

San Giovanni a Vittoria: tra festa solenne e tradizione familiare

Dopo l’intensa giornata di ieri dedicata alla Festa Esterna di San Giovanni Battista, patrono della città, oggi Vittoria si raccoglie in un clima più intimo e familiare per celebrare il tradizionale “Lunedì di San Giovanni”. Una giornata che, pur non avendo un programma liturgico o civile ufficiale, conserva un forte valore simbolico e identitario per i vittoriesi.

A differenza di altre ricorrenze estive, il lunedì post-festa patronale non è semplicemente destinato alle gite fuori porta, alle spiagge affollate o agli eventi mondani, ma è soprattutto una giornata di “ritiro”, di convivialità domestica, in cui le famiglie si ritrovano attorno alla tavola o in piccoli momenti di condivisione con amici e vicini. Una tradizione silenziosa ma fortemente radicata, che sopravvive al tempo e al mutare delle abitudini.

Ieri, la città ha vissuto una delle sue giornate più attese e partecipate dell’anno. Sin dal mattino, il suono delle campane a distesa e lo scoppio dei mortaretti hanno dato il via a una giornata densa di appuntamenti religiosi e culturali. Le celebrazioni eucaristiche hanno richiamato centinaia di fedeli. La presenza della Corale della Basilica ha reso la liturgia serale particolarmente solenne.

Tra i momenti più emozionanti, l’uscita trionfale del Simulacro di San Giovanni Battista, preceduta dalla suggestiva vestizione con le insegne patronali e accompagnata dal ritmo cadenzato dei Tamburi imperiali di Comiso. La lunga e partecipata processione si è snodata per le vie del centro cittadino in un’atmosfera carica di fede, memoria e devozione popolare.

La giornata si è conclusa con la consueta Celebrazione Eucaristica notturna e, alle 00.30, con l’attesissimo spettacolo pirotecnico “‘u Iuocu i Focu” che ha illuminato il cielo in contrada Giardinazzo.

Oggi, invece, la città rallenta, lasciandosi alle spalle l’euforia del giorno precedente per riscoprire i valori semplici del vivere insieme. È una sorta di “giorno del dopo, che fa da cerniera tra la festa esteriore e il rinnovamento spirituale”.

Il Lunedì di San Giovanni rappresenta così una forma di “festa interiore”, meno visibile ma altrettanto sentita, che continua a dare forma a un’identità collettiva fondata sulla fede, la famiglia e la comunità.

Di seguito il video dell’uscita: