La morte del piccolo Raffaele, annegato nella piscina di casa a Caucana: interrogate dai carabinieri la nonna e la zia
Il bimbo, trovato morto nella piscina, era nato a Comiso.

SANTA CROCE – La morte del piccolo Raffaele annegato nella piscina di casa a Caucana: interrogate dai carabinieri la nonna e la zia, entrambe presenti nella villetta quando è avvenuto il fatale incidente. L’atto è stato deciso prima di disporre o meno l’autopsia sul corpo del bimbo di 2 anni. Le 2 donne hanno risposto tutte le domande. A scoprire il copro senza vita del piccolo nella piscina era stata la nonna, la prima a lanciare l’allarme. La sua versione dei fatti è stata messa a confronto con quella della zia.
Il bimbo, nato a Comiso, sarebbe riuscito a salire la scaletta che porta alla piscina, sfuggendo all’attenzione degli adulti presenti. Il padre e i nonni del bimbo gestiscono un oleificio nella zona. Avvertito il 118, i sanitari hanno provato a lungo a rianimare il bimbo, ma non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata nell’abitazione dove la famiglia del piccolo stava trascorrendo le vacanze. Secondo quanto ricostruito, si sarebbe allontanato, raggiungendo la piscina fuori terra montata nella veranda dell’abitazione e, arrampicandosi sui gradini, sarebbe poi caduto in acqua. Quando i familiari si sono accorti dell’accaduto, non c’era più nulla da fare. Inutili, come accennato, i tentativi di soccorrerlo anche da parte dei sanitari intervenuti.