Miglioramento antisismico: 30 milioni di euro per gli ospedali di Ibla, Comiso e per la residenza sanitaria assistita di Ragusa
L'ospedale "Regina Margherita" di Comiso sarà oggetto di un progetto di 15,2 milioni di euro per opere di adeguamento statico e rinnovamento impiantistico.

RAGUSA – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha firmato i contratti che danno il via a 3 importanti interventi di messa in sicurezza antisismica. A beneficiare dei lavori saranno l’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, l’ospedale “Regina Margherita” di Comiso e la Residenza Sanitaria Assistenziale di Ragusa, per un investimento complessivo che supera i 30 milioni di euro, finanziati in gran parte dalla Protezione Civile regionale. La procedura era ferma da oltre dieci anni e ha trovato un impulso decisivo il 30 ottobre scorso, quando – a seguito della rimodulazione e dell’assegnazione di nuove risorse – è stato possibile rimettere in moto l’intero iter. Da quel momento, la Direzione strategica ha accelerato le fasi amministrative: nel giro di pochi mesi sono state espletate le gare e sottoscritti i contratti, rispettando la scadenza del 29 agosto fissata dalla Protezione Civile. Un risultato che scongiura la perdita dei fondi e certifica la capacità dell’Azienda di passare dalla programmazione ai cantieri in tempi rapidi.
Nel dettaglio, il “Maria Paternò Arezzo” sarà interessato da lavori di miglioramento sismico e di consolidamento delle strutture portanti, con interventi sugli impianti, per un importo di circa 11,2 milioni di euro. A Comiso, il “Regina Margherita” sarà oggetto del progetto più imponente, pari a 15,2 milioni (con 2 milioni di co-finanziamento a carico del bilancio aziendale): in questa sede sono previste anche opere di adeguamento statico e rinnovamento impiantistico, con l’introduzione di un sistema di monitoraggio strutturale che consentirà di verificare nel tempo la sicurezza dell’edificio. Alla Rsa di Ragusa, infine, si svolgeranno lavori di consolidamento antisismico per circa 4,2 milioni, in una struttura che ospita anziani e pazienti non autosufficienti.
«Mettiamo in sicurezza tre presìdi fondamentali per la sanità iblea, senza fermare i servizi – commenta il Direttore generale dell’Asp Giuseppe Drago -. Abbiamo rispettato le scadenze e avviato un percorso che renderà più sicuri pazienti, operatori e comunità. Grazie all’accelerazione impressa negli ultimi mesi, un appalto fermo da oltre dieci anni arriva oggi a maturazione. Garantiremo inoltre che i lavori si svolgano con la massima attenzione a limitare i disservizi per la popolazione». Questi interventi si affiancano a quelli già in corso, come la realizzazione di case e ospedali di comunità finanziati con fondi PNRR, e contribuiscono a fare dell’ASP di Ragusa la prima stazione appaltante della provincia.