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Cronaca

Nico Torrisi: "Col via libera alla privatizzazione investimenti per oltre un miliardo"

Qds.it Icona orologio 3 giorni fa
Nico Torrisi: "Col via libera alla privatizzazione investimenti per oltre un miliardo"

Forum con Nico Torrisi, amministratore delegato Sac Spa

Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del vice direttore Raffaella Tregua, l’amministratore delegato di Sac Spa, Nico Torrisi.

Gli aeroporti di Catania e Comiso stanno vivendo momenti di grandi e importantissime trasformazioni, finalizzate alla crescita degli scali negli anni a venire. Tra i prossimi obiettivi fondamentali c’è quello della privatizzazione: quali sono i prossimi step che porteranno a questo importante passaggio?
“Siamo partiti con la fase autorizzata dai soci. Dopo aver concluso il lavoro preliminare con il Consiglio di amministrazione, e con il supporto degli advisor finanziario, tecnico e legale, abbiamo sottoposto ai soci la proposta di avviare una fase propedeutica alla privatizzazione. Abbiamo già avviato le consultazioni previste per legge, coinvolgendo il ministero dei Trasporti, l’Enac e la Presidenza del Consiglio, che hanno ricevuto una prima bozza del piano di privatizzazione. Questa prevede, in una fase iniziale, la pubblicazione di una manifestazione di interesse rivolta a società e aziende potenzialmente interessate all’acquisizione dell’Aeroporto di Catania. Una volta completata questa fase, e qualora i soci deliberassero favorevolmente in merito alla privatizzazione, si avvierebbero i passaggi necessari presso la Camera di Commercio del Sud Est e gli altri enti pubblici coinvolti, con una votazione finale per procedere con l’operazione. I tempi per la pubblicazione della manifestazione di interesse saranno rapidi, subito dopo l’autorizzazione da parte degli organi centrali; a seguire, si aprirà il percorso deliberativo dei soci”.

Ci può riassumere, in breve, i benefici che questo passaggio riuscirà a produrre per gli aeroporti da voi gestiti?
“I vantaggi dell’operazione sono molteplici. Da un lato, Sac avrebbe l’opportunità di attivare investimenti per oltre un miliardo di euro, individuando un partner che condivida e valorizzi il piano industriale già elaborato con l’advisor tecnico. Allo stesso tempo, sarà possibile verificare, attraverso la manifestazione di interesse, se vi siano soggetti in grado di migliorare ulteriormente il piano attraverso il loro coinvolgimento. L’obiettivo della gara pubblica sarà selezionare il miglior acquirente, valutato non solo in base all’offerta economica, ma anche alla qualità del piano di investimenti per gli scali di Catania e Comiso”.

Cosa succederà, invece, alla parte pubblica attualmente presente all’interno di Sac?
“I soci pubblici resteranno parte integrante della compagine societaria. È esclusa in modo assoluto l’uscita della Camera di Commercio del Sud Est o dei Comuni. La scelta di Enti come Irsap o i Liberi Consorzi sarà a loro discrezione, ma si prevede che i Comuni di Catania e Comiso mantengano una quota di minoranza qualificata, tutelata da patti parasociali già discussi in assemblea. Come amministratore delegato, ritengo che sia fondamentale garantire un ruolo strategico ai soci pubblici, anche laddove restino in minoranza, salvaguardandone la capacità decisionale su scelte fondamentali. In ogni caso, non è previsto un incremento delle loro quote”.

Forum con Nico Torrisi

Margini di crescita ancora molto ampi: superare 13 mln di passeggeri nel 2025

Con quali numeri si è chiuso il bilancio 2024 di Sac?
“Abbiamo chiuso l’esercizio con un utile di 13 milioni di euro, al netto delle imposte. La società si conferma solida e attrattiva a livello internazionale: è un asset strategico, che continua a generare utili e a sostenere importanti investimenti. Nei prossimi quattro anni sono previsti investimenti per complessivi 600 milioni di euro, destinati allo sviluppo degli aeroporti di Catania e Comiso. I due scali diventeranno un grande cantiere aperto: alcuni interventi sono già stati avviati e conclusi, altri verranno avviati a breve”.

Per quanto riguarda i passeggeri, lo scorso anno si è chiuso con un ragguardevole risultato di 12 milioni. A fronte di questi numeri, quali sono gli obiettivi che vi siete posti per questo 2025?
“Il sistema aeroportuale Catania-Comiso è, senza dubbio, tra quelli con le maggiori potenzialità di crescita a livello nazionale. Non solo serve sette delle nove province siciliane, ma beneficia anche del solido dinamismo turistico e della vivacità del tessuto economico e imprenditoriale della Sicilia orientale. A differenza di altri scali italiani, possiamo contare su ampi spazi e margini di sviluppo che ci permettono di guardare con ambizione alla possibilità di raggiungere, e in prospettiva superare, i volumi dei principali aeroporti del Paese. L’obiettivo per il 2025 è superare i 13 milioni tra gli scali di Catania e Comiso”.

Demolizione del Terminal B ferma per un ricorso al Cga

Per quanto riguarda l’aeroporto di Catania, cosa ci può dire sugli investimenti in corso e, in particolare, sui progetti di ampliamento. A che punto è, per esempio, l’iter per l’attesa realizzazione del nuovo terminal B?
“Abbiamo completato recentemente la nuova Vip Lounge, con un mese di anticipo rispetto ai tempi previsti, rispondendo alle esigenze di una specifica fascia di clientela, in particolare su sollecitazione di Delta Airlines. Sono stati avviati i lavori per il rifacimento dei servizi igienici e, all’esterno dello scalo, stiamo ultimando puntualmente il nuovo parcheggio per pullman turistici. In tema di sicurezza, abbiamo rinnovato l’intero sistema radiogeno: oggi disponiamo di apparecchiature tra le più moderne a livello nazionale, incluse tecnologie 3D che ci pongono tra i pochi aeroporti italiani all’avanguardia. Parallelamente, stiamo investendo sul riconoscimento biometrico, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del passeggero senza compromettere gli standard di sicurezza. L’aumento dei flussi ha però reso evidente la necessità di spazi aggiuntivi. Abbiamo ampliato il Terminal C, stiamo completando interventi nel Terminal A e abbiamo recuperato nuove aree per le sale traffico. A breve, saranno attivi altri due nuovi gate. Il progetto più rilevante resta l’ampliamento del Terminal B, il Morandi. Eravamo pronti a partire con la demolizione a giugno, ma un ricorso al Cga ha bloccato tutto in attesa della decisione di merito, attesa per luglio. Pur nostro malgrado, non possiamo procedere, ma restiamo fiduciosi in una conclusione rapida e positiva di questa vicenda. Nel frattempo, è in fase di appalto un ulteriore ampliamento del Terminal A, con la realizzazione di avancorpi tra i finger. Questo consentirà di raddoppiare lo spazio disponibile nella sala d’imbarco. Anche il Terminal C sarà potenziato per passare da 1 a 2 milioni di passeggeri l’anno. Entro il 2025, saranno completati infine sia il nuovo parcheggio sia la nuova sala d’imbarco”.

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