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Da Comiso a Sondrio, il viaggio in bici di Leonardo Cavazzi e Dino Naglieri: omaggio all’Italia e alla sua storia

5 luglio 2025 alle ore 11:19
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Leonardo Cavazzi e Dino Naglieri partiranno in bici da Comiso il 6 luglio per raggiungere Sondrio.

Da Comiso a Sondrio, il viaggio in bici di Leonardo Cavazzi e Dino Naglieri: omaggio all’Italia e alla sua storia

Da Comiso a Sondrio. Inizia il 6 luglio l’avventura in bici di Leonardo Cavazzi. 62 anni, originario di Sondrio, partirà da Comiso domenica 6 luglio alle 9, in compagnia di Dino Naglieri, 64 anni, lombardo di Appiano gentile.

Saranno loro i protagonisti di un viaggio in bici da Comiso a Sondrio, dalle colline degli Iblei che si affacciano sul Mediterraneo fino alle pendici delle Alpi.

Un viaggio che vuole raccontare una storia, dai monti Iblei ai ghiacciai delle Alpi. Un’Italia percorsa a pedali, tra fede e futuro. A parlare dell’iniziativa, il sindaco Maria Rita Schembari.
È l’iniziativa di Leonardo Cavazzi, 62 anni, nato a Sondrio, che ha vissuto per molti anni a Cengio, in Liguria, e Dino Naglieri, 64 anni, originario di Appiano Gentile. Entrambi vivono a Comiso da alcuni anni e coltivano la comune passione per la bici.

Domenica mattina partiranno da Comiso per un percorso che li porterà a Sondrio seguendo un percorso lungo la dorsale tirrenica. Un’iniziativa dedicata Dedicato alle Olimpiadi del prossimo anno a Milano –  Cortina 2026( i due ciclisti partiranno da Comiso sei mesi prima dell’apertura delle Olimpiadi), ma anche agli 80 anni della seconda guerra mondiale, all’unità d’Italia (si visiteranno alcuni luoghi simbolo), all’anno del Giubileo.

Da Comiso Leo e Dino approveranno a Noto, poi Avola e la seconda tappa è Siracusa. Attraveso Catania e Taormina arriveranno a Messina dove li attende il traghetto verso Villa San Giovanni. Il viaggio prosegue lungo la dorsale tirrenica, passando per Tropea, Maratea, in Basilicata, poi la costa amalfitana, Pompei, Napoli, Caserta, Teano (luoghi simbolo dell’unità d’Italia), Cassino (luogo simbolo della seconda mondiale), poi ancora verso il mare a Gaeta, Sabaudia, Anzio (luogo dello sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale). Dino e Leo passeranno dalle Fosse Ardeatine e toccheranno anche via Rasella, altro luogo simbolo per l’attentato che poi portò alla strage delle Fosse Ardeatine e al monumento dei carabinieri che si trova nei pressi, Città del Vaticano, poi Viterbo, Siena, Firenze (con tappa al Museo della Bici di Gino Bartali), Vinci (paese natale del grande Leonardo), Pisa, Viareggio, Forte dei Marmi, La Spezia, Genova, Rapallo, Quarto (la città da cui partì la spedizione dei Mille), Rapallo, Novi Ligure (città dove si trova il Museo della Bici di Fausto Coppi), Cosseria, Millesimo e Cengio, la cittadina ligure dove Leonardo Cavazzi, originario di Sondrio, ha vissuto per 42 anni, lavorando come dipendente comunale. Il viaggio proseguirà per Alba (città patrimonio Unesco), Le Langhe, Santena (dove si trova il Palazzo di famiglia e la cappella funebre di Camillo Benso conte di Cavour), Torino, Venaria Reale (altro luogo simbolo del Regno d’Italia), Chivasso, Portacomaro (paese dove vivono le cugine italiane di Papa Francesco), poi Vigevano, Milano, Monza, Bergamo (la città dei Mille, da cui provenivano gran parte dei volontari reclutati da Garibaldi per la storica spedizione), Sotto il Monte (paese natale di papa Giovanni XXIII), lecco, Sondrio, Bormio e Livigno, con tappa finale ancora a Sondrio, dove il lungo viaggio di Leo e Dino si concluderà.

Il viaggio sarà carico di significato, un lugo percorso attraverso tappe importanti della storia nazionale, di grande valore culturale e simbolico.

Leonardo Cavazzi non è nuovo a queste imprese: numerosi i viaggi che ha intrapreso con la bici o con il trattore in varie parti del mondo. Ha viaggiato attraverso la Penisola Iberica, la Nuova Zelanda, l’Australia, gli Stati Uniti (zona california, Gran Canyon, Los Angeles, New Mexico), Capo Nord, India (1999), paesi dell’Est fino a Tallin (2004), Canada (2006, da Toronto a Vancouver), Cuba (2009, nei 50  anni della Rivoluzione), Giro d’Italia (2010, un anno prima dei 150 anni dell’unità d’Italia), da Cengio al Danubio (2011, viaggiando lungo un fiume che segna il confine tra le due Europe che hanno visto nascer il fascismo/nazismo da una parte e il comunismo dall’altra). Nel 2013, in viaggio in Italia, lungo 12 tappe per consegnare un premio simbolico ai 12 atleti para-olimpici che si erano piazzati al quarto posto, sfiorando così il podio. Il viaggio del 2014 è stato dedicato ai carabinieri, nell’anniversario della loro fondazione e ha visto le tappe in vari luoghi simbolo dell’Arma.