Minacce al capo della comunità islamica di Comiso: tagliati gli pneumatici della vettura

Due gomme tagliate nella vettura di Zouhaier Amor, responsabile della comunità islamica “Al-Rahman” di Comiso. L’uomo, nel fine settimana, ha avuto la brutta sorpresa di trovare due ruote tagliate nella sua auto. ”L’avevo parcheggiata davanti alla mia abitazione alle 11 di sera – racconta Amor – ed è arrivata la brutta sorpresa”. Amor ha denunciato l’accaduto alla Polizia. Ma non è il solo episodio che lo ha visto purtroppo protagonista. Una signora di Comiso lo aveva contattato qualche settimana fa mentre si trovava in Arabia Saudita, lamentando il fatto che un signore, che aveva preso in affitto una sua abitazione, l’aveva lasciata in condizioni disastrate ed era andato via senza pagare otto mesi di affitto. Costui, quando aveva preso in affitto l’abitazione, si era presentato insieme a un’altra persona, che si era spacciato come responsabile della comunità islamica di Comiso. La signora, proprio per questo, aveva dato la casa in affitto. Dopo otto anni, però, quando l’uomo è andato via danneggiando la casa, la signora si è rivolta al signor Amor e ha scoperto che si trattava di un’altra persona e non di colui che si era spacciato per suo fratello. Zouhaier Amor si è recato nella casa della signora e ha filmato quanto era accaduto. Ha contattato l’uomo che aveva avuto in affitto la casa, cercando di indurlo a saldare il suo debito e a riparare i danni apportati alla casa. Costui si sarebbe rifiutato. In un incontro in piazza Fonte Diana, l’uomo, insieme ad un amico, aveva anche cercato di aggredirlo, ma l’intervento dei vigili urbani ha evitato il peggio. Amor ha denunciato l’accaduto sui social, citando non i nomi, ma solo la città di provenienza dei due fratelli. “Ho chiesto ai due fratelli di riparare i danni che hanno causato, ma hanno reagito minacciandomi – ha detto Amor – per fortuna i vigili urbani sono intervenuti. La signora ha subito un grave danno ed è giusto che loro riparino il danno. Quando accadono cose come questa, anche la reputazione della nostra moschea viene danneggiata perché tanti tendono ad assimilare. In questo caso, poi, l’affittuario si era spacciato per mio fratello e io sono stato coinvolto, mio malgrado, in questa situazione”
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