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Aeroporto di Comiso, Bellassai (Pd): il momento di agire è adesso - Quotidiano di Ragusa

9 luglio 2025 alle ore 07:41
Cosa c'entra Comiso

L'articolo tratta del potenziale dell'aeroporto di Comiso e delle strategie per rilanciarlo, sottolineando come la proprietà comunale offra un vantaggio competitivo per ridurre le tasse aeroportuali.

Aeroporto di Comiso, Bellassai (Pd): il momento di agire è adesso - Quotidiano di Ragusa

Comiso – “L’aeroporto di Comiso “Pio La Torre” è una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e turistico della Sicilia sudorientale. Tuttavia, per garantire una piena valorizzazione del suo potenziale, è necessario un piano di rilancio strutturato, con il coinvolgimento di istituzioni, investitori e operatori del settore”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Comiso, Gigi Bellassai, che è anche vicesegretario provinciale del partito, intervenendo nella seduta aperta tenutasi lunedì pomeriggio all’aerostazione. “Siamo al disastro commerciale – ha affermato Bellassai – ma, nonostante queste criticità, l’aeroporto rimane un’infrastruttura strategica, con una pista lunga 2.538 metri che consente l’atterraggio di aeromobili di grandi dimensioni e con un potenziale di espansione sia nel settore passeggeri che in quello cargo. Una strategia commerciale fallimentare, nonostante safety e security siano all’altezza delle richieste”.

“In un recente sondaggio – ha proseguito Bellassai – i risultati hanno parlato chiaro: Aeroitalia è stata valutata come insufficiente, centinaia di persone sono ancora in attesa dei rimborsi per voli cancellati. Le destinazioni più richieste? Roma Fiumicino (68,8%), Milano Malpensa (60,9%), Milano Linate (50,4%), Bologna (50,3%), Torino (47,6%). Tra le internazionali, si segnala una forte domanda per Barcellona, Londra e Parigi. E cosa offriamo noi? Bergamo, Lille, Katowice, Tirana, Basilea. Come dire, le richieste da una parte, le scelte dall’altra. Un abisso che non fa che evidenziare l’inefficienza gestionale e commerciale nel rispondere alle reali esigenze del territorio, dimostrando un distacco totale dalla realtà e una gestione miope che finisce per allontanare sempre più i passeggeri”.

Bellassai ha poi chiarito che per garantire un futuro sostenibile e competitivo all’aeroporto di Comiso, è necessario implementare una serie di azioni mirate. Quali? Migliorare la viabilità stradale, con interventi sulla Ss 514 e sulla Ss 115 per ridurre i tempi di percorrenza da e per l’aeroporto; rafforzare i collegamenti con il trasporto pubblico, implementando navette dirette da Ragusa, Modica, Siracusa e Catania; creare un’interconnessione ferroviaria con la stazione di Comiso, per facilitare l’accesso via treno; espandere il terminal e le aree di servizio, per offrire un’esperienza più efficiente ai passeggeri. Inoltre, occorre offrire incentivi economici alle compagnie aeree per l’apertura di nuove rotte, attraverso accordi di co-marketing e riduzioni sui costi operativi.

“E qui la Regione Siciliana – ha chiarito Bellassai – ha fatto figli e figliastri. Comiso è finanziato tardivamente con 3 milioni di euro e Trapani con 13 milioni di euro facendo scappare Ryanair che sapeva collocare sul mercato il nostro aeroporto. Inoltre, lo scalo ha un grande potenziale nel settore del trasporto merci, grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo. Per sfruttare questa opportunità, è necessario: realizzare un’area cargo dedicata, per gestire il traffico merci in modo più efficiente; creare partnership con aziende logistiche e operatori del settore agroalimentare, per favorire l’esportazione dei prodotti siciliani (ortofrutta, vino, prodotti ittici); promuovere Comiso come hub per il trasporto merci verso il Nord Africa e il Medio Oriente. Riteniamo sia necessaria una nuova visione. Quale? Comiso possiede un vantaggio competitivo che potrebbe cambiare radicalmente le carte in tavola: la proprietà dell’aeroporto è del Comune di Comiso e non del demanio statale, il che offre un’opportunità unica di ridurre drasticamente le tasse per l’uso della pista (circa 400 euro a toccata). Questa riduzione avrebbe il potenziale di aumentare l’appetibilità e l’attrattività dello scalo, rendendolo molto più competitivo rispetto ad altri aeroporti siciliani. Ma il vero interrogativo è: il sindaco di Comiso ha fatto valere questa vantaggiosa peculiarità? La risposta, temo, è un chiaro no. La sua gestione sembra essersi persa in un mare di indifferenza, ignorando un’opportunità che potrebbe trasformare Comiso in un punto di riferimento per il traffico aereo in Sicilia. Se questa chance non è stata sfruttata, è difficile non sospettare che dietro l’inerzia si celi una mancanza di visione o, peggio, una distrazione che non fa che continuare a danneggiare le potenzialità del nostro territorio. Con il rinnovo del cda di Sac sarebbe interessante sapere se i componenti inseriti in rappresentanza del nostro territorio saranno disposti a conferire all’amministratore delegato una delega in bianco che non punti alla salvezza e al rilancio di Comiso per il futuro”. “Il momento per agire è adesso – ha concluso Bellassai – con il giusto impegno, Comiso può diventare un modello di sviluppo per l’intero settore aeroportuale italiano, trasformandosi in una porta strategica per il Mediterraneo”.